martedì, marzo 27

Seduti su una bomba

Che strano periodo questo che stiamo vivendo qui in terra cairota. Si fanno sempre piu’ insistenti le voci di una futura, ma nemmeno troppo, guerra tra esercito attualmente al potere e Fratellanza musulmana.
Corrono voci su Facebook, sui forum, la rete online qui ha un uso a noi completamente sconosciuto, e serve da cassa di risonanza per la chiamata alle armi o alla rivolta

Facebook, dopo la rivoluzione, ha avuto un boom in Egitto, un caso da manuale! Tutti coloro che hanno accesso a internet hanno almeno un account tra i social network. E sono tantissimi
Dopo decine di anni di regime, si sono scoperti liberi di esprimersi, di dissentire, di urlare l’indignazione e di protestare e faccialibro e’ la piazza perfetta dove centinaia di migliaia di persone si scambiano informazioni e si incitano a vicenda con un effetto domino in alcuni casi allarmanti.

La situazione corrente e’ che la Fratellanza Musulmana che aveva promesso un’alleanza con l’attuale governo militare guidato da Tantawi, sta cambiando rotta e in verita’ si sta posizionando all’opposto.
Alleati della Fratellanza Musulmana in questo faticosissimo, se non impossibile, lungo percorso verso la democrazia, sono I salafiti di Al Nour (La Luce), il partito dei musulmani integralisti, quelli che hanno tanta voglia che tutti i Copti e/o cristiani emigrino al piu’ presto o ci pensano loro…

Ovviamente non vogliono piu’ nessuno della giunta corrente con loro a guidare il paese : eccicredo, gli scopi finali sono completamente diversi, cosi’ come le nazioni che investiranno in futuro in questo paese e promettono taaaanti soldi a supporto.


E intanto gli animi si scaldano. La popolazione inzia a schierarsi con la Fratellanza, anche quelli che non ne volevano sapere, che si ritenevano piu’ democratici
Ma adesso hanno un nemico comune e chiarissimo: l’esercito al potere. E cosi’ mietono seguaci a piene mani

Il problema e’ che l’economia si sta rapidamente deteriorando, e ogni giorno sempre piu’ persone non hanno di che comprare il pane, di che mantenere la famiglia
La pazienza inizia a venire meno, la rabbia cresce e tanto!

Pochi giorni fa qui a Maadi, in pieno giorno, in mezzo ad una comunita’ prevalentemente  di expat, di fronte a decine di persone, un capannello di ragazzotti si massacrava a botte, coltelli e tubi neon rotti. Per cosa? BOH.

Ieri sulla RingRoad (che qualcuno che mi segue su FB ormai ha imparato a conoscere come campo di battaglia) gruppi di studenti si lanciavano pietre da una parte all’altra della strada. Ovviamente la mia macchina ne e’ stata coinvolta e un pietrone ha colpito la fiancata con un botto fortissimo (che caga)

Moltissimi Copti stanno emigrando: preparano le loro cose, le valigie, gli effetti di una vita e se ne vanno in Canada che ha aperto le frontiere ai Cristiani d’Egitto e si puo’ entrare subito, senza visto e con un pacchetto di prima accoglienza per qualche mese.

A giugno ci sono le presidenziali, il popolo elegge. Ed e’ adesso che si creano i voti facendo leva sui punti deboli, sulla rabbia, sulle promesse

Noi stiamo allerta e registrati alla Farnesina. Ma spero davvero di poter restare, e che questa bomba si disinneschi presto perche’ qui le persone sono straordinarie, e gentili, e fraterne. Non si meriterebbero un’altro bagno di sangue.

per eventuali riferimenti